Fare sempre la cosa giusta non permette una progressione dell'Uomo, perchè riporta sempre ad una conferma di una regola decisa dalla COMUNITA', non dall'INDIVIDUO. Gli standard decisi da tutti ti dicono se stai seguendo o meno un percorso MEDIAMENTE corretto, ma sono ciechi sul rapporto tra quella determinata persona e quella determinata vita.
La cosa giusta si fa come GRUPPO; l'errore lo commette sempre e solo la PERSONA. Dall'insieme di questi errori, poi, il gruppo trarrà nuovi standard per un percorso corretto, e nuove regole per seguirlo.
Eppure non si andrebbe mai avanti se non si sbagliasse mai (perfino sbagliare sempre sarebbe più auspicabile)... ma allora, chi si prenderà la responsabilità dell'errore, visto come fallimento necessario? Forse gli "sbagliati" sono i martiri del nostro vivere?
Nessuna rivoluzione, nessun progresso, nessuna novità, nessuna creazione può nascere senza errore... forse quelli che portano avanti l'errore sono gli unici giusti in un mondo sbagliato?
domenica 10 luglio 2011
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