domenica 24 luglio 2011

L'ora del progresso

1.0 Se non hai avuto un'infanzia drammatica e un'adolescenza da disadattato, le tue possibilità di diventare uno scrittore sono pressochè nulle.
1.01 Ma puoi sempre essere un pazzo, o Pirandello.
1.02 O puoi inventartela l'infanzia drammatica, come la Santanchè.

1.1 Odio gli scrittori che si rifugiano nella pretesa analogia delle monadi.
1.11 Se rimuovi la soggettività, cosa rimane?
1.12 Pretendi di assoggettare il necessario solipsismo all'idea dell'umanità universale? Io non provo ciò che provi tu, Baricco.
1.012 Tradurre i vortici dell'essere, che sia aria bianca, che sia aria torbida.

2.0 La verginità del pensiero determina l'originalità del pensiero.
2.1 Ma non la sua qualità.
2.2 Perchè mai dovrebbe contare più l'originalità della qualità?
2.21 L'originalità è ignorare che qualcuno ha già formulato il nostro pensiero.
2.3 Non si rende conto che l'esistenza contamina chiunque.
2.31 L'originalità è solo un concetto per vanitosi.

3.0 Ti servirà un bidet nuovo.

4.0 Cosa scriverai dunque?
4.1 Scriverò di un presunto scrittore che non sapeva cosa scrivere.

Merda, l'aria bianca, la sensazione di vomito noi non li abbiamo provati, nella nostra asettica infanzia a base di pallonate e mortificazioni calcistiche. E la nostra adolescenza è sfilata via quasi insignificante. Cosa pretende di scrivere questa imborghesita generazione di vanesi? Ha forse vagato su e giù per l'america? Ha forse fondato l'illuminismo? Ha forse rivoluzionato qualcosa?
Le macchine ci succhieranno tutto.


Il bambino non piangeva ancora.
Un mostro rumoroso veniva attivato nelle sue parti meccaniche.
Un lungo processo, il ronzio delle ventole, il brusio dei cavi.
Il bambino viene prelevato, posto all'interno di un rotore.
Cavi partono dalla sua testa, da tutto il suo corpo.
Il bambino inizia a piangere.
Il bambino piange, la macchina lavora.
Produce delle gocce. Nere.
Vanno ai margini dell'universo, vanno ad espandere l'universo.
Il bambino piange sempre di più.
Intorno a sè regna il progresso.
Manca ogni senso.
C'è solo un bambino che piange, una macchina che produce gocce nere, l'universo che si espande.
E' tutto lontano.. lontano..
E' il progresso, sono le lacrime di un bambino.
Non c'è nulla, nulla che possa giustificare le lacrime di un bambino.
Ai margini dell'universo scaglieremo le nostre preghiere.

Sono le lacrime di un bambino..

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