Quando il telefono suona di notte, non è mai per una buona notizia. Così dicono. E forse è anche vero.
Quando il telefono suona di notte ti chiedi perchè proprio di notte. In realtà capisci, già mentre apri gli occhi, che sarebbe potuto succedere a qualsiasi ora. Sarebbe potuto succedere col sole. E invece succede di notte, nelle ore più solitarie, quando tutti dormono. Come nei film, ti viene da pensare. Ma non è un film.
Quando il telefono suona di notte, diventi improvvisamente cosciente di tante cose tutte insieme. Vedi i mobili della stanza illuminati debolmente dalla lampada, ed è come se li vedessi per la prima volta. Ti guardi le mani, i solchi che non ci avevi mai fatto caso. Apri un cassetto. Tiri fuori delle cose che servono a te e a nessun altro, perchè tu sei sveglio e gli altri dormono.
Quando il telefono suona di notte controlli l’orologio cento volte senza capire l’ora. Accendi il telefonino e ci trovi dei messaggi che leggi e rileggi senza capirne il senso. I tuoi occhi si fanno strada tra la nebbia, le palpebre si staccano con rumore, il cuore va più veloce.
Quando il telefono suona di notte è uno di quei momenti che ti rendi davvero conto di quanti anni hai, ma in maniera strana. Li vedi come occasioni passate, come tempo che non torna. Come un boccale che era pieno ma ormai non più. Come ritrovarti con la pancia grassa ma senza aver mai sfamato il tuo appetito.
Quando il telefono suona di notte ti fai due conti al volo, e il totale è sempre negativo.
Quando il telefono suona di notte senti che è uno di quei momenti di cui si parla tanto, dove la vita cambia in un istante. Ironicamente, crudelmente, fino ad un istante prima non credevi fosse possibile. Un istante dopo, è già troppo tardi.
Quando il telefono suona di notte ti senti di botto invecchiato anche se vecchio non sei. Ma forse solo perchè la tua infanzia si è staccata ancora di più da te.
Quando il telefono suona di notte non riesci a parlare nemmeno con te stesso. Sei solo e manca così tanto per l’alba che non credi possa tornare davvero. No, non stavolta. Non più.
Quando il telefono suona di notte scopri con stupore che accanto alla Vita c’è anche un’altra parola, che non è solo una parola, e che cambia tutto. Ti accorgi con meraviglia che le persone passano e poi se ne vanno. Che non esistono seconde possibilità. Che non c’è il replay. Che una cosa del genere succederà anche a te, un giorno.
Quando il telefono suona di notte ti senti subito stanco.
Quando il telefono suona di notte ti scopre nudo, mezzo bambino mezzo uomo. Ti scopre in difetto, sempre e comunque. Ti trova in credito eterno con la fortuna, col destino, con quello che ti pare. Ti trova con più tristezza che amore, più sofferenza che gioia. Ti trova pieno di cicatrici e con la memoria troppo sveglia. Ti trova sperduto in mezzo a questa vita. Ti trova con tutto da fare, con le tue rinunce, coi tuoi rinvii, con le tue segrete ambizioni di un colpo di scena che deve ancora arrivare. Ti trova in imbarazzante ritardo. Ti trova confuso, ti trova vuoto.
Quando il telefono suona la notte l’unica cosa che ti resta da fare è impegnarti al massimo dal mattino dopo per riempirlo questo vuoto. Darti da fare, sorridere, fare l’amore, viaggiare, prendere il sole, abbracciare, bere e mangiare, dare un senso, per arrivare meno sorpresi possibile al momento in cui il telefono suonerà di notte anche per te.
Quando il telefono suona di notte sospiri, chiudi gli occhi. Ti mordi le labbra.
Quando il telefono suona di notte ti chiedi perchè.
Quando il telefono suona di notte non esistono risposte.
Quando il telefono suona di notte, la notte sembra non finire mai.
domenica 11 aprile 2010
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2 commenti:
E senza impegno, né paura di disturbare, quando il telefono suona di notte puoi anche prendere e far suonare quello di un amico. Vivrà, col pensiero, un po' della tua notte con te.
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