lunedì 19 aprile 2010

Controbatto, anzi baratto la merda di Marco, che è merda sana, per una mente stanca, che ogni giorno svendo al terzo miglior offerente.

Mutande e calzini, ogni mattina, un nuovo paio da spiegare, poi pantaloni, con la cintura che anche se non stringi alla tua vita, lo stesso viene via come un dentifricio spremuto, e così ogni mattina… la sera pensi che non sai come sia cambiata così la tua vita, e che cazzo di giornata sia stata. Non sapresti dire quale giorno è cambiata, eppure le date parlano chiaro.

Ricordi i versi della canzone dei Talking heads? Once in a life time ? how did I get here? L'acqua passa sottoterra. Non la vedi.

Basterebbe poco per cambiare un po' di cose. Sapresti anche da dove cominciare, ma qualcosa ti scoraggia. La società, forse. Il clima, forse. La distanza, forse. Sospiri ed allo specchio, si vedono le tue spalle scese, scendere sempre di più, mentre l'addome s'inarca verso l'esterno di giorno in giorno, segno dell'appagamento e della pigrizia della mente che non cosuma più. Ogni giorno sprofondi di più, aggrappato ad una diversa speranza, senza un obiettivo, sulla stessa tazza del cesso del tuo ufficio. Tutto il peso sulle tue chiappe.

Il destino di un uomo s'intuisce dopo i trenta. - non per tutti ovvio - solo per i più fortunati. Sono le scelte più inutili e scontate - in termini economici - quelle che si prendono, e le più care quelle si perdono. Pensi di non essere, malgrado tutto, peggio di altri. Ma in realtà è la tua mente che è stitica, e non sa liberarsi del passato. E' facile trovare alibi a se stessi, anche se colpevoli e vittime. Comunque, ogni cosa ti lascia perplesso. Incerto. Non sai neppure cosa vorresti fare, dove vorresti andare. Eppure, non scegliere è già la tua scelta. I veri stronzi stanno a galla. BLOOP. Ed adesso è ora di tirare lo sciacquone.


1 commenti:

Mauro ha detto...

bello, bello, bello ...
personalmente sono questi i post che mi piacciono , quelli che sono scritti con lo stomaco ...