Sono quasi le 3 del mattino e qui è il vostro dj del Morgana a tenervi compagnia, a tenersi e tenervi su con del rock che non dispiace mai, con del blues, con qualsiasi cosa abbia sangue che pompa nelle vene.
Sono quasi le 3 e cazzo, sì, io odio i dj e le loro voci felici anche quando non c'è un cazzo da essere felici, le loro voci perfette, le risate finte ed esagerate, il buonumore sempre sempre sempre, un po' come quelle persone odiose che ridono in TUTTE le foto, però vaffanculo, stasera sono il vostro dj, e così mi dovete prendere.
Sono quasi le 3 del mattino e mentre parte un altro pezzo ("Where's my mind" dei Pixies, se proprio volete saperlo), voglio dirvi che sto bene.
O meglio.
Non sto bene neanche un po'. Non c'è un cazzo che vada. Però mi trovo in un momento in cui tutte queste cose in bilico, questi conti in sospeso e case in costruzione si trovano in perfetto equilibrio. Roba che può durare minuti, anche secondi, che potrebbe anche non arrivare alle tre del mattino, ma chi se ne fotte, finchè c'è la tocchiamo, la palpiamo, la respiriamo e ce la godiamo fino in fondo.
Sono quasi le tre e il vostro dj è perfettamente felice nella sua infelicità, completo nella sua totale sospensione, un numero pieno in un cielo di zeri. Sono una macchia sul vestito, una virgola sfuggita al conteggio, una regola impazzita di cui nessuna si è reso conto.
Sono le tre del mattino in questo momento, e mentre parte "No Surprises" dei Radiohead mi tocco la barba, ascolto la notte di mare là fuori e penso che in questo momento sono una centrale nucleare in fiamme, sono uno splendido errore, qualcosa che non ha ragione di essere ma è lo stesso, e cazzi vostri, sono uno sporcaccione in smoking, un vagabondo con la tunica da Papa, un gentiluomo con una lattina di birra in mano, un turista che ha deciso solo di perdersi per non tornare più.
Sono passate da poco le tre del mattino e come vostro dj posso solo mettere altra musica, ma non so spiegarvi altro. Non so dirvi perchè sto scrivendo questo, perchè voi lo leggerete, perchè siamo tutti qui su questo pianeta caldo e folle a fare (finta di fare) quello che facciamo. Abbiamo maschere che dobbiamo portare avanti, profili di Facebook e demoni nascosti, e forse stasera ho solo deciso di fottermene di tutto. Domani mattina ricominceranno i casini, le tensioni, le cose da fare, gli obbiettivi impossibili e quelli quasi, le liti, i vaffanculo, gli stronzi in doppia fila nelle nostre strade, dove la fortuna si gioca tutta nel giro di un parcheggio. Domani torneranno le scadenze, le sveglie presto, i pasti a certe ore, quelle ore stitiche, asciutte, quelle ore mestruate che non sanno di niente e ti dici- domani, dopodomani, venerdì, quest'estate. Domani ricomincerà quel casino che qualcuno potrebbe scambiare per la mia vita.
Domani, ma intanto stanotte sono il vostro dj. Il pezzo dei Radiohead finisce, e mentre mi sento un po' Jack Folla, un po' ubriaco, un po' scheggia impazzita in questo sistema di calcoli, profitti e perdite, mi tocco il pacco e lascio che l'aria calda di giugno mi passi addosso, mi accarezzi, mi faccia diventare un tutto con questa musica ora allegra, ora triste, ora incazzata, ora semplicemente note e parole che sono tatuaggi sulle mie ossa senza bisogno di destinazioni.
Domani la gente perbene si sveglierà, farà colazione, andrà a messa, preparerà pranzi di famiglia.
Ancora, però, è notte, e la notte è il pezzo finale che dedico solo a me stesso.
E va bene, la dedico anche a voi. Che il frigobar del Morgana sia con voi.
Io vado avanti.
C'è ancora tempo per domani...
domenica 5 giugno 2011
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2 commenti:
La smetti di mettere musica?
Ho la testa che mi scoppia, io.
Doposbronza imperat!
Welcome to my world, AA!
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