Dacci il motore, la sua
scintilla divina
dacci il copione
una base su cui lavorare
dacci del dolore
che non ci riusciremo
mai
a spiegare
Noi saremo qui
ad aspettare
ad incassare
a camminare su quel
prato proibito
ingoiando erba e fiori
che non ci spettano
godendo
per ogni singolo
boccone
Pagheremo tutto
dieci volte il suo
valore
Nel frattempo
lasciateci mangiare
queste
rose.
Marco Zangari © 2011
sabato 11 giugno 2011
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