mercoledì 6 gennaio 2010

PLANE

Arrivi e partenze in continuazione.
L'ultima spiaggia per un incontro, di qualunque tipo esso sia. Per accogliere un amico lontano, per salutarne uno vicino che parte. Per pregare qualcuno di restare, per assicurarsi che qualcuno vada via da noi. Incontri vissuti e incontri mancati. Mancati per poco o mancati del tutto, volontariamente. Verso qualcuno che non ritenevamo degno dell'ultima spiaggia. O magari siamo stati noi, ad aver paura di quella sabbia. Per non parlare delle volte in cui ci viene chiesto, di rinunciare a quel saluto.

Buon viaggio amica mia. Stai bene.



1 commenti:

Silvia ha detto...

Stazioni ed aeroporti hanno assorbito non so quante volte le mie lacrime e hanno fatto da spettatori a baci, sorrisi, parole sussurrate ed urlate...attimi che affondano nella pareti, in sale d'attesa che fanno da amanti calorose a persone che disciolgono il loro volto nel tempo...Amo le stazioni, amo gli aeroporti, perchè racchiudono dentro di sè anche solo per un istante il fotogramma di ciò e di chi forse non tornerà più...almeno di lì.