mercoledì 13 gennaio 2010

A piacere

Quanto può metterci una pasticca di aspirina effervescente a sciogliersi in mezzo bicchiere d'acqua?
Ho al massimo un paio di minuti, magari anche meno. Cosa posso scrivere, in così poco tempo?

Che non ci sono adulti e bambini, uomini e donne, genitori e figli, bianchi, gialli e neri. Esiste solo il solito schifo di esseri umani. Noi, con le nostre penose debolezze, coi sogni di gloria che diciamo inarrivabili solo per pigrizia, che scambiamo per umiltà. Noi che lasciamo che il destino cambi la nostra vita, piuttosto che il contrario.
Noi coi nostri miserabili interessi terreni, sempre più forti. Coi nostri vacui capricci che diventano innegabili bisogni, colpa di un DNA che vizia l'ego a crescere e a dominare, ove possibile, a insidiare subdolamente, quando non c'è scontro faccia a faccia, a mentire, laddove la ritirata rimane l'unica via di salvezza.

L'aspirina si è sciolta.

1 commenti:

Silvia ha detto...

In primis la parola vacuo ha un non so che di autorevole ed arcaico che mi garba assai!!!!!! E comunque non posso commentare come si deve se non so per quale malanno stavi predendo l'aspirina, e soprattutto devo sapere se conteneva vitamina C o meno...sai la differenza sta tutta lì...in una lettera :-P