lunedì 10 gennaio 2011

I Giovani sono morti, i Giovani sono santi

Uno dei (pochissimi) vantaggi dell’aver passato i 30 è che finalmente ti sei scrollato di dosso quella parolina lì –Giovane- che in tutti i modi hanno cercato di cucirti addosso. Non ho mai capito chi rientrasse nella categoria. Non mi sono mai sentito giovane, nemmeno a 20 anni. Forse sono sempre stato un giovane vecchio, uno strano misto di pubertà e vecchiaia. Mi sono sempre sentito addosso 50 anni. Forse, se sopravviverò abbastanza da arrivarci, a 50 mi sentirò come un ventenne. Di sicuro, mi sento meglio ora che da Giovane. Però ho un pensiero per loro. I Giovani sono morti, e proprio per questo, i Giovani sono santi.

Per ogni volta che hanno fatto della loro freschezza un crimine, della loro ingenuità un peccato, e che hanno cercato di inquinare ogni momento godereccio col loro senso di colpa, i Giovani sono santi.

Per ogni volta che si sono trovati sputtanati per colpe non loro, per momenti storici del cazzo, per saracinesche chiuse e bei tempi che non tornano, i Giovani sono santi.

Per essere passati attraverso serie tv con protagonisti “ventenni” che avevano già i capelli bianchi, con dialoghi idioti, storie stupide, sesso facile e amicizia che conta più di tutto (perchè in fondo, non è questo essere Giovani?), per tutto questo i Giovani sono santi.

Per essersi sorbiti cantanti entrati nella fase del Viagra, che si vestono per apparire eterni adolescenti, che riempiono i loro testi di cuore-amore-dolore (perchè in fondo, non è questo essere Giovani?), per miliardari che parlano al ragazzo senza una lira in tasca, per gente triste che mima i sogni di una generazione, per tutto questo i Giovani sono santi.

Per aver sopportato con pazienza le recriminazioni e le accuse dei vecchi in strada, quelli che sono andati in pensione a 40 anni, quelli che le pensioni le pagheranno questi Giovani, e devono sentirsi dire che il lavoro c’è ma loro non vogliono farlo, che vogliono tutto e subito, e altre amenità del genere, mentre loro la pensione non la vedranno mai, per tutto questo i Giovani sono santi.

Per essere stati definiti bamboccioni da un ex-ministro da poco scomparso, che aveva proposto generosamente come aiuto-affitto 1000 euro in TRE anni, mentre suo figlio era ad delle Assicurazione Generali, per tutto questo i Giovani sono santi.

Per le prediche a tavola, quelle del pranzo della domenica, quelle in macchina, fatte da gente che è vissuta in un tempo dove il lavoro esisteva ed era ben pagato, gente che non ha mai capito cosa sono i contratti a progetto, i co.co.co., il precariato, la riforma Gelmini, ma hanno lo stesso la loro bassa opinione di voi, per tutto questo i Giovani sono santi.

Per essere arrivati tardi, quando già s’erano pappati tutto, ed essere stati anche sfottuti per questo, i Giovani sono santi.

Per quelli che non li capiscono e, visto che temono quello che non capiscono, li attaccano, i Giovani sono santi.

Per quelli che cercano da sempre di banalizzarli, di fare di tutta l’erba un fascio, di farli rientrare in patetici stereotipi, per tutto questo i Giovani sono santi.

Per aver sopportato le leggi peggiori, i tagli, la disoccupazione alle stelle mentre si pensa solo a giudici e auto blu, e poi aver dovuto PURE sentire quello che ti dice che nessuno ha mai fatto per i Giovani quanto Lui, per essere stati cornuti e bastonati, i Giovani sono Santi.

Perchè molti si romperanno il cazzo e cominceranno a dare ragione a tutti e un giorno, invecchiati, cominceranno a dire queste stesse cazzate ai nuovi Giovani –perchè la pazienza va bene fino ad un certo punto- ma in mezzo a loro ci sarà sempre qualcuno che non molla, che non mollerà mai nemmeno da vecchio, e continuerà a sentirsi Giovane a modo suo, nonostante questo NON sia un mondo per Giovani, soprattutto per questo, i Giovani sono santi.

Amen.

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