mercoledì 5 gennaio 2011

Augurare buon anno a una sconosciuta, della quale si è innarmorati

Odore di fumo, di una festa privata tra due semi-sconosciuti entrambi ammalati.
Si spogliano. I loro corpi stretti l'uno contro l'altro alla luce del camino.
Pelle contro pelle, pelli nuove e mai così vicine, pelli che si toccano.
Si guardano sullo sfondo delle fiamme, si dicono "ti amo" per la prima volta.

Mangiano carne alla griglia e bruschette, brindano con birra e asprina sciolta nell'acqua.
Poi vanno in camera e fanno l'amore fino allo sfinimento.
Lenzuola nuove, che sono lì solo per loro, si contorcono assieme alle loro gambe. Come onde anticipano l'arrivo delle loro mani.
Dopo essere venuti si addormentano.
Raffreddati, un filo di mal di gola, tossiscono a tratti.
Ma dormono sereni.
Ma dormono agli esatti opposti del letto.
Si pensano, forse si sognano, ma non si sfiorano più per tutta la notte.
Non si toccano più fino al mattino, quando lui si sveglia.
Allora le prende piano la mano e la bacia.

È un nuovo anno.

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