martedì 21 dicembre 2010

Non credo

Ho avuto delle discussioni ultimamente –negli anni. Così, anche se nessuno me l’ha chiesto, ecco le cose a cui NON credo:

Visto che si parlava di certe discussioni, non posso che cominciare col grande classico: non credo al vostro Dio, e nemmeno ad uno in particolare. Questo non vuol dire che non mi ponga il problema, che non ci pensi. Credo che l’uomo abbia sempre avuto bisogno di questa idea, e anche questo mi spinge a non dare il mio agnosticismo per scontato. In ogni caso, non credo che a questo Dio importi molto cosa faccio di domenica, se io e la mia ragazza scopiamo prima del matrimonio, o dove mi trovo la notte di Natale.

Questo fa aprire un altro corollario: non credo alla Chiesa, qualunque essa sia, perchè creazione dell’uomo, suscettibile a cambi culturali, storici, a varie prese per il culo, superstizioni, ingerenze terrene e lavaggi del cervello. Non credo che un tizio ingioiellato, che va in vacanza d’estate e a sciare d’inverno, abbia qualcosa a che fare con la fede. Non credo che chi rifiuta qualcun altro solo perchè omosessuale, possa venirmi a parlare di amore.

Altro corollario: non credo che il fatto che vuoi farmi ingoiare per forza il tuo Dio possa fare di me una persona di fede, o faccia di te una persona più pia, quindi dacci un taglio, ok?

Poi, più generale:

Non credo nei confini tra i Paesi: ognuno dovrebbe fare un po’ il cazzo che gli pare, fintanto che rispetta quelle regole.

Non credo nella musica alta: se piace a te, non vuol dire che debba piacere anche a me –quindi per favore, abbassa quel cazzo di stereo...

Non credo nel volontariato e nella beneficenza, non perchè non servano, ma anzi, proprio perchè non ne basta mai. Il fatto che funzioni e persone FONDAMENTALI siano completamente affidate alla possibilità di trovare persone di buon cuore, che lo fanno GRATIS (mentre paghiamo un portaborse di un politico 4.000-6.000 euro al mese, per dirne una), è assurdo. In un sistema che funziona, non ci sarebbe bisogno di volontari o donazioni.

Non credo nei soldi. Ne capisco il valore, so cosa vuol dire avere la scadenza dell’affitto e niente in tasca, ma non ci credo. Non credo che, quando ne ho, sono una persona migliore –ma ovviamente quello che mi vende le birre la pensa diversamente...

Non credo che il sesso sia tutto, ma penso che, senza, non si vada da nessuna parte. E’ una parte, e importantissima. L’amore senza sesso è un morto che cammina. L’amore senza BUON sesso, comincia già a puzzare.

Corollario: non credo a tutti i giochini mentali che si accompagnano al sesso. So che veniamo da un’educazione cattolica, che al nostro senso di colpa ci teniamo troppo, eccetera eccetera, però fanciulli, il sesso è sesso, punto (e in questo si include il fare l’amore, ovviamente, che è la versione extra-deluxe del sesso). Se lasciate la cosa così, semplice semplice, avrete una notte da ricordare davanti. Se però cominciate a metterci in mezzo la vergogna, l’imbarazzo, la morale, i genitori, i vicini, i preti, i futuri figli e nipoti, e cosa diranno, e cosa succede, e patapim e patapam, allora è meglio se vi siete pure noleggiati un dvd, per passare la serata.

Il sesso è un momento di divino. E’ una risata. E’ divertente, cazzo. Dovrebbe esserlo. Non credete?

Corollario: non credo a chi inorridisce davanti alla masturbazione –di fronte alla sola parola, MASTURBAZIONE. Se siete così e vi piace il sesso, vuol dire che vi trovate meglio in presenza di altri che di voi stessi. Non è una cosa molto carina, non vi pare?

Corollario: non credo esista cosa più bella del corpo femminile. Ma questo sono io.

Corollario: non credo sia vero che le dimensioni non contano. Insomma, se ce l’hai proprio piccolo, mi spiace per te amico, ma meglio che ti dai ai tulipani. Stessa storia per i precoci, ma per loro ci sono ancora speranze. Non mollate, amici miei!

Non credo nella morale, di NESSUN tipo. La stessa parola, non mi dice niente. Cos’è morale, ora? Cosa lo era 10 anni fa? E cinque minuti fa? Non fatemi ridere. Anzi, fatemi ridere, perchè ora che ci penso...

Non credo a chi non ride MAI. Questo non vuol dire che sia un fan di quelli che girano con un sorriso imbecille piantato in faccia tutto il giorno. Però uno che non sorride MAI, a meno che non abbia buone ragioni, mi puzza.

Però è anche vero che non credo a quelli che vogliono che si RIDA tutto il tempo. La tristezza, l’incazzatura, nei loro limiti, arricchiscono. Chi ne ha paura è solo la persona dai finti sorrisi, che, se ci fate caso, finiscono sempre un po’ storti e stonati. Chissà come mai...

Non credo nelle cose accettate, credute, amate od odiate a prescindere, senza averle MAI messe in discussione. Questo va dal voler bene a mamma e papà al votare per la stessa faccia, a fare un certo tipo di lavoro. Se ogni tanto non ti guardi allo specchio e non ti fai qualche domanda marzulliana (dandoti magari qualche risposta nuova), quello lì che vedi resterà sempre uno sconosciuto.

Non credo in Fiorello, perchè lui, come altri, è responsabile di aver portato avanti una cultura vecchia. Come quando ascolti qualcuno dei NUOVISSIMI gruppi emergenti in classifica, o NUOVISSIMI cantanti, e ti viene da pensare, ma io questo l’ho GIA’ sentito da qualche parte...

Non credo nella musica di Vasco Rossi, o di Ligabue. Non credo che tutti abbiano tante cose da dire. Alcuni ne hanno un tot, dopodichè è finita. Loro hanno finito da un pezzo.

Non credo che Baricco sia un bravo scrittore, non credo che gli scrittori che studiamo a scuola sapessero tenere in mano una penna, non credo che il Nobel dica qualcosa di rivoluzionario. Ah, quasi dimenticavo:

Non credo nell’arte. Ma questo voi lo sapete già.

Non credo a quelli che non si fanno mai una birra. Non credo ai giovani, così come ce li vogliono vendere. Non credo potrei mai avere qualcosa da dire ad un berlusconiano.

Non credo nella bontà per forza.

Non credo che questo sia il migliore dei mondi possibili, anzi non credo nemmeno che questo sia un buon mondo. Anche se, ogni tanto, ha le sue serate buone.

Non credo che questo Paese meritasse gente come Falcone e Borsellino.

Non credo nella filosofia del BENEOMALE: beneomale ce l’abbiamo fatta anche quest’anno, beneomale abbiamo un lavoro, beneomale ci sposeremo. Un’approssimazione dopo l’altra, un accontentarsi e farsela passare per cosa incredibile. Avete mai pensato che la vita può essere meglio di così?

Non credo a Paradisi o Inferni, non credo al Bene o al Male.

Non credo nella gente, intesa come massa. Non mi piace, non mi ci trovo a mio agio. Le masse sono quelle che si macchiano dei crimini più violenti, e tutti possono uscirne con la faccia pulita.

Non credo nei libri di Storia. A malapena mi fido di quelli di Geografia.

Non credo che chi legge tanto sia più intelligente, o che uno che scopa parecchio abbia risolto tutti i problemi (anche se sicuramente se la spassa).

Non credo alla celebrità. Non credo al telegiornale, o alle facce che vedo in televisione. Non credo a chi parla difficile, e nemmeno a chi la vuole fare troppo semplice.

Non credo ci sia stato qualcuno più grande di De Andrè.

Non credo al politicamente corretto. Non credo che siamo tutti uguali. Non credo a chi ci vuole tutti nello stesso modo, vestiti uguali, con gli stessi modi di agire e reagire. Non credo ad un mondo come un carcere.

Non credo nella giustizia, anche se ci spero, ogni tanto. Non credo a chi parla di dolore e non si è mai trovato sul baratro. Non credo che una persona che ha passato le cose più terribili ne esca sempre rafforzata, o anche solo una persona migliore.

Non credo agli E-book, alle feste programmate, ai corsi universitari, a chi è pronto sempre a rompere il cazzo agli altri e non si fa mai un serio esamino di coscienza.

Non credo che un lavoro mi definisca come persona: definisce solo il mio bisogno di pagare l’affitto in un mondo dove i posti a sedere erano tutti occupati.

Corollario: non credo che la mia macchina dica qualcosa sulle dimensioni del mio pene. Anche perchè ho una macchina molto piccola, quindi...

Non credo che spostarsi risolva tutti i problemi, ma spesso ti fa capire come poterlo fare. Non credo che puoi dire di sapere davvero com’è, se non dai un’occhiata profonda a quello che c’è là oltre l’orizzonte.

Non credo che il sole scacci tutti i guai, ma meglio della pioggia è.

Non credo che a qualcuno importi un cazzo di questa mia lista. Non credo che mi risponderete, anche solo per mandarmi a quel paese, ma mi piacerebbe lo faceste. Non credo che capiate quanto mi faccia godere scrivere queste stronzate.

Non credo sia giusto continuare (nonostante potrei farlo per ore), quindi mi fermerò qui. Credo.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che io ci sia andato vicino, a capire quanto te la spassassi a scrivere queste cose. Però non credo che tu abbia idea della prima cosa a cui io, cacacazzi bestiale, ho pensato per commentare (dopo questa stessa intro).
Beccati il più grande cantante ITAGGGLIANO!
http://www.youtube.com/watch?v=fdm8PuC9gas

Edo