sabato 8 settembre 2007

A un eroe dei nostri tempi (più di la Rocca)


“Aspettando abbiamo scattato qualche foto e poi ci siamo salutati e siamo saliti, e abbiamo anche fatto i saluti dal finestrino mentre il treno partiva. Se ti importa di qualcuno, questo è uno degli avvenimenti più tristi della vita e degli esseri viventi, e il trucco migliore è fingere di essere annoiati, altrimenti può diventare imbarazzante, e poi il treno non si ferma né inverte il senso di marcia, non là comunque, e quindi è un po’ come morire lentamente, per niente bello, è meglio entrare nello scompartimento e sedersi a cercare carte geografiche e sigarette, a controllare che i bagagli non ci cadano in testa, a vedere se i braccioli si possono piegare in modo da potersi allungare, a controllare il passaporto e la stitichezza, poi pensare a come e quando riuscire a conquistarsi il primo drink”
Charles Bukoswki







Sul palco abbiamo avuto momenti che nessuno potrà mai capire.
E’ stato un onore e un vero piacere fare tutta questa strada insieme. E il bello è che questo è soltanto l’inizio.
Ricorda che ci sono sempre un ponte e due birre gelate ad aspettarti. E un compare, ovviamente.
Buona vita, socio.
Ci vediamo al solito bar.




Il Compare

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Non c'e soltante compare che ti aspetta, c'e anche commare..
xx