le facce sudate
uguali
le chiacchiere impalpabili
le pacche sulle spalle, anche tu qui,
che piacere, che fine hai fatto
ancora a studiare porco dio
a fare finta cioè, è estate come
fai a studiare, dove vai quest’anno,
io Barcellona io Marocco io
Amsterdam anche stavolta
c’eri alla manifestazione, no me la
sono persa, ero a quell’altra quella
del no al ponte del bavaglio della scuola
bastardi, dove andate al mare, ma
quella è la tua ragazza, piacere,
prendiamo un tavolo, questo gruppo
è forte, fanno musica particolare
un genere tutto loro, conosco il
cantante il chitarrista quello là
sei stato lì, no, vacci compare,
ci siamo ubriacati, eravamo fumati
non ti dico, ho esami a settembre
ma adesso vediamo, sei andato poi
su quel sito, ma quanto tempo
mi fa proprio piacere
faccio la fila
assieme a loro
e quando arrivo lì
il barman dice che il mio drink
non è molto estivo
lo prendo lo stesso e
mi muovo tra i genitori
noiosi di domani
sperando che finito il drink
sia di nuovo
inverno.
(Marco Zangari, 2010)
giovedì 30 settembre 2010
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