La vita scorre lenta tra i rumori dei broadcast e Nicole Kidman che dice di voler scopare, è bella lei, ho un rifugio nel corpo statuario della mia lei che nulla ha da invidiarle e così mi sento fortunato, una scomoda notte in bilico tra sonno e veglia, quella merdosa stantia veglia che porta poche cose buone e troppi pensieri, mentre va a puttane la mia idea di 15 giorni a Berlino e maledico Cristo che in fondo non c'entra nulla, ho voglia del suo abbraccio, i film mi rendono nostalgico e i broadcast mi mettono tristezza, quasi paura ma li affronto e affronto la nuova Berlino e affronto a muso duro me stesso, quella pallida molle forma depositata sul letto, rischio di assorbire anche la mia voglia di combattermi, mi intorpidisco è una dura lotta quella contro se stessi e dubito ne uscirò vincitore ma anche un pareggio andrebbe benissimo dai, sono disposto ad accontentarmi, voglio vivere con lei e volevo un'estate pigra, pigra non è il termine esatto, diciamo pronta e invece devo risvegliarmi e non è facile anche se potrebbe farmi bene, sembrano ninne nanne elettroniche ma le parole insensate in me oppongono resistenza. Una guerra civile, non si può definire altrimenti. Il mio io scisso in due schieramenti che non sono in grado nemmeno di creare una metafora, che si agganciano inevitabilmente alla monotona parola "bello/a" e superlativi, triste analogia in comune, per il resto sono in guerra, una guerra sterile che mi inaridisce, chi avrà ragione e perchè non posso avere entrambi in una quieta alternanza bipartitica? Rassegnato, ma poi mi risveglio, dopodichè mi rassegno ancora, poi si vedrà, ma DEVO ma l'elastico non si spezzerà e io continuerò a decodificare emozioni fino alle vene ma dalla corteccia cerebrale nè dalle mie parole uscira una degna qualità di resa e non posso che accettarlo, per il momento.
Prendi in mano la tua vita o
lasciati condurre per mano dalla tua vita
oh se provi a scoparla
non ti piacerà
devi passare sul suo
corpo
non della vita
del suo tramite
tramite fantasie che
inevitabilmente
si stagliano sul suo etereo sentimento
che trapassa il bosco
come rugiada combustibile
brucia cosa poi cosa
dovrebbe bruciare brucerà
ciò che manca
ciò che è mancato
ciò che mancherà
e non ci sarà che
un lieto fine ad attenderti
cos'altro pretendi?
Pretendi di prendere in mano la tua vita.
ma in fondo
ne vale la pena?
Quando Mattia decide, alla soglia dei trent’anni, di prendere un volo per l’altra parte del mondo, ha poche certezze: una laurea inutilizzata, un inglese stentato, un visto “working holiday” e nessun piano B. Sarà solo l’inizio di una serie di esperienze al limite dell’assurdo, di lavori surreali, di incontri strampalati e di viaggi infiniti in giro per la terra dei canguri. Mattia conoscerà piano piano la vera Australia, i suoi abitanti, le sue opportunità, le sue promesse, le sue delusioni. E finirà per innamorarsene. Chi frequenta regolarmente il Morgana riconoscerà le storie, i luoghi e le emozioni di questo romanzo, scritto da uno dei fondatori dell'Hotel. Il libro e' acquistabile sia in formato cartaceo che ebook (clicca sulla foto per maggiori informazioni). Unisciti al viaggio di Mattia Pascà, non te ne pentirai!
Questo è un hotel, sia chiaro. Puoi andare in camera anche senza passare dalla reception, se vuoi. Puoi filare verso il numero che hai sulla chiave e chiuderti dietro la porta. Nessuno ti dirà niente. Questo è il Morgana. Puoi farti una doccia lunghissima, puoi impigrirti davanti alla tv satellitare, puoi staccare il telefono e dormire alla grande. Ma puoi anche disfare i bagagli e scendere nella hall. Puoi andare al bancone e servirti un mojito. Stai tranquillo che gli altri si uniranno a ruota. Puoi sederti in poltrona e raccontare qualcosa di te, del tuo mondo, del tuo modo di vedere la vita. La tua filosofia o la tua ultima cazzata. Non so se qualcuno ti dirà qualcosa, ma TUTTI TI ASCOLTERANNO.
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