giovedì 12 aprile 2012

Inaspettata

tempo che cambia in una notte
vento di burrasca in coperta
e su me col motorino
il casco come uno
scafandro
mi immergo in un acquario di
nuvole che corrono e
auto ferme agli incroci

da dentro lo scafandro
vedo strane creature
che bevono caffe'
che fissano appuntamenti
che progettano pranzi
credendosi immortali
mentre il mare gonfia e urla
onde di risacca contro il ponte
ed io ci corro dentro
cavalcando il 125 come fosse Ronzinante
come tappeto volante
come la Poderosa del Che e Mial
come nave spaziale
tra il traffico delle otto

dentro quello scafandro
canto seguendo il ritmo dell'oceano
e bestemmio e rido
e penso a giornate di sole evaporate
e penso a quelle ancora non arrivate
e invento storie e
guardo lontano

ben sapendo
che questo e' un tipo di poesia
che mai avrei creduto di
scrivere

che questo e' un tipo di vita
che mai avrei pensato di
vivere

fantasia
fortuna
coraggio
e quella voglia di vivere a bocca aperta
con gli occhi pieni
di sole e vento

Marco Zangari © 2012

1 commenti:

kiò ha detto...

..ed è arrivata così, inaspettata, in una mattina grigia e silente, come una melodia che al risveglio canticchiavi già..