domenica 6 giugno 2010

Il passato

E’ stato qualcosa che non voglio, di cui non so che farmene. È un articolo che non mi interessa, che cedo volentieri, e di cui non parlo mai.
E’ stato un film girato solo di notte, con luci scarse, cameraman incapaci e comparse balbuzienti. Uno di quei film che non capisci niente ma che ti sembra ci debba essere un qualche grande segreto dietro, un significato nascosto, qualcosa di più alto. Poi lo guardi bene e ti rendi conto che non esiste niente di tutto questo.
E’ stata una prova per duri, un passaggio nel fuoco che mai o poi mai rifarei, e per questo non casco mai nelle finte nostalgie che mi costruiscono stagioni e persone. Un gioco che mi ha stufato da un pezzo. Non ha senso tornare in un posto dal quale volevi solo scappare.
E’ stato quel giorno che mai e poi mai avresti voluto rivivere ma invece capitava ancora. E per troppo tempo.
E’ stata una pessima poesia con frasi incoerenti, immagini agghiaccianti e che non stanno mai bene insieme, rime stonate. Una canzone che non hai più voglia di ascoltare. Una trappola, in cui non riesco a smettere di cascare.
E’ stato orrore, che a raccontarlo fa solo ridere. È il perchè io sono così, è il perchè mi devi prendere così, è il perchè spero che capirai.
E’ stata una ferita che possono avere in tanti. Ma è mia, e questo per me basta.
Resta poco, di tutto questo. Ci sono le cicatrici, a ricordarmelo. Ci sono alcuni fogli scritti col rosso. Ci sono quelle risate strane che mi muoiono in gola. Alcune cambiali che non riuscirò mai a saldare. Quella voglia che ogni tanto mi prende di scappare. Quell’eterna tristezza dalla quale non potrò mai a guarire.
Per tutto questo ci sono i miei viaggi, i miei amici. C’è un foglio di carta. C’è un bicchiere. Qualche giorno di sole.
Per tutto il resto, ci sei tu.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

fa male.