L'inverno cede il posto a sprazzi di sole anche qui al nord. Le temperature sono salite e il cielo si è rischiarito. Girare Ferrara per il centro ora sembra diverso. La città ha un'atmosfera più viva e sembra che si stia risvegliando da quel torpore di grigio e nebbia di cui è afflitta. Dalla piazza centrale ora si può ammirare in tutta la sua maestosità sia il castello che la torre con l'orologio. La cattedrale e la vista di ogni vicolo che vi si irraggia.
Sembra quasi che io riesca a scorgere un'empatia con Ferrara che andavo ricercando perdutamente negli ultimi mesi.
Il Torrione di lunedì è pieno di gente. I concerti di jazz sono gratuiti e l'ambiente si impregna di giovani. La musica scorre in ogni angolo e raggiunge ogni poro sulla pelle. Fuori fa freddo. Ma dentro la vita è palpabile e ti fa sentire quasi a casa.
Se la cerco anche qui, da casa, attraverso un pezzo di Miles Davis e una buona aspirata di narghilè alla liquerizia mista a melone, è solo perchè mi fa sentire bene.
La strada verso la primavera ora sembra breve.
E se ho paura di qualcosa è solo del tempo che scorre velocemente, e quando il tempo sfugge ci si sente un po' più vecchi. Solo un po' meno giovani...
martedì 8 febbraio 2011
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