Quando hai solo alcuni momenti per fare qualcosa, non è detto che quei momenti siano giusti. Però devi farteli bastare, o almeno non starti a lamentare se scegli di lasciarli andare.
Le nuvole vanno e vengono. Se vogliono far piovere, devono anche darsi una mossa.Anche perché prima o poi arriva il vento e le caccia via.
È uno strano purgatorio, quello in cui mi trovo come risultato delle mie scelte e dell'incasinarsi continuo della vita. Non saprei chiamarlo diversamente, il periodo che sto passando. Però so cheè arrivato alla fine. Domani si chiude.
"Levare le tende", è un termineche suona un po' come una beffa per chi sognava di piantarla e levarla sul serio, una tenda. Sarà per un'altra volta. Questa non doveva piovere per forza. L'importante è aver avuto tempo per me, di aver fatto almeno un centesimo delle tante - troppe - cose che avevo in mente. Non è sempre possibile agire a comando, per fortuna.
Quando per la prima volta ho incontrato di nuovo le parole, ci siamo guardati con sospetto. Ero ancora io? Erano ancora loro? Non ci fidavamo, non ci piacevamo come l'ultima volta. Perciò all'inizio ci siamo evitati, siamo rimasti lontani. Ma poi i giorni sono cominciati a passare, e allora non potevamo più aspettare. Ci siamo forzati, ci siamo parlati. Ci siamo insultati e ce le siamo date di santa ragione. Poi ci siamo riabbracciati. Chissà cos'altro succederà.
Tra qualche giorno tornerò ad avere internet fisso a portata di mano. Oggi però è ancora un'occasione unica, quindi non voglio sprecarla.
Tanto più che ci sono date su cui sono in ritardo.
Cara ragazza, ti faccio i miei migliori e più sinceri auguri. Magari non te ne frega un cazzo e magari ti farò solo rodere il culo, ma forse ogni tanto questo blog lo spizzi, e forse non ti dispiacerà troppo. Continua a scrivere, mi raccomando, che hai la fortuna di saperlo fare. Eburneati di parole sui fogli, sul blog (ancora complimenti) e persino sulle mattonelle della cucina. Dacci dentro come sai. Io faccio il tifo per te.
A tutti gli altri, tanti, a presto.
Ho da ripartire, da ridere, da giocare a calcetto, da bere, da chiedere scusa. Non appena la mia nuvola arriva sopra la vostra testa, lo farò. Nel frattempo soffio più forte che posso verso di voi. Magari arrivo anche prima.
sabato 21 agosto 2010
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