mercoledì 25 novembre 2009

Paradiso

E' la destinazione che tutti ci auguriamo di raggiungere, prima o poi.
Magari non esiste, e allora chiamiamola semplicemente FELICITA'.
Felicità.
La vita è un enorme stazione in cui ogni giorno arrivano e partono decine di treni.
Sono le occasioni. Quelle cose da non lasciarsi sfuggire, da prendere al volo, carpe diem etc.
Alcuni di questi treni, però, non hanno la scritta che riporta la destinazione. Non sono come gli autobus su cui sali tranquillo dopo aver letto "Termini" o "Piazza Venezia".
Ne passano a iosa, ma solo alcuni, in verità pochissimi, hanno le carte in regola per portarti verso FELICITA'.
Che poi la destinazione è assolutamente personale. Ognuno vuole il suo angolo di paradiso, quello universale è solo un luogo turistico come Machu Picchu.
E quindi non dipende solo dal treno, ma nello stesso modo dal biglietto, dalla comodità (o scomodità) dei posti a sedere, dall'itinerario e dal panorama.

Poi ci sono treni in cui si sale in due.
Ci si può saltare sopra in corsa oppure mettersi d'accordo e salire mano nella mano.
I bagagli? Meglio comprare tutto di volta in volta, nei market delle prossime stazioni.
Se il treno è quello giusto, andare in Paradiso insieme è un valzer del lago cigni, è una leggera meraviglia.
Alre volte ci sono scossoni, brusche frenate e ripartenze stentate. Il treno potrebbe anche non essere quello.

E se ci vogliono prontezza e un po' di coraggio, per salire su un treno che passa e non si sa dove va, altrettanti e forse più ce ne vogliono per abbandonarlo prima che deragli. Si può concordare con l'altro una stazione, o alle brutte saltare in corsa.

Sempre ricordando che viaggiare e conoscere può essere fantastico anche al di là delle singole mete.

Buon viaggio a tutti.


5 commenti:

mary ha detto...

Io sto alla stazione da un pò ad aspettare un treno che ancora non è passato...Forse mi farò un giro, camminerò e mi allontanerò da quell'odioso binario..

Derevaunseraun ha detto...

rinunciare perché il treno non arriva è forse ancora più difficile che prenderlo quando passa.
Si accetta una sfida contro qualcosa che non c'è. Contro noi stessi, in fondo.
Onore a te, Mary.

Ne passeranno altri.

mary ha detto...

La mia non è proprio una rinucia...è più una consapevolezza. Più aspettiamo quel treno più ci illudiamo che il prossimo sia quello giusto per poi rimanere puntualmente delusi..forse sarebbe meglio iniziare a camminare a piedi e cercare di salire sul treno x strada...se passa..

Derevaunseraun ha detto...

Passa, passa.
Passa sempre.
Per binari, per strada, pe' campi.
Passa ed è una fortuna.
Una fortuna che passi, non salirci.

Ti auguro miliardi di treni, prima durante e dopo il tuo deambulare a piedi.

mary ha detto...

Grazie mille Edoardo...
io intanto mi avvio...cosi sarò anche più allenata x saltar su al momento opportuno!!!