E adesso basta.
Puoi tornare serenamente a farti cazzi tuoi. Io farò lo stesso, anche perché alla fine dei tuoi me ne frega relativamente.
Tu, che se io dico amore passione, viene fuori che non ci capisci nemmeno l'acca che non c'è.
Tu, che certe cose non le faresti nemmeno per una manifestazione sindacalista o per una vittoria della "maggggica".
Tu che ci vedi benissimo, ma che del mondo vedi pochissimo, ché sei sempre di fronte a un specchio. E che ti sorridi compiaciuto, che ingrossi il petto e ti senti fico. Ti ci sei pure disegnato una cornicetta rosa, tutta intorno. Bè ora voltati e mettitela dove immagini, quella cornicetta.
Tu, fottiti.
Tu che vuoi la vita con impegni e persone, tu che poi non hai voglia di capirne nessuna diversa da te.
Stammi alla larga più che puoi. Lontanissimo, oltre l'orizzonte.
Tu che non vivi neppure la tua vita, mentre io la rischio volontariamente.
Tu. Non farti vedere e non farti sentire, per carità, che io qui sto cercando di guardare da tutt'altra parte.
Sto cercando di ridere fino a sentire il dolore sulle guance, sto cercando di piangere sino ad addormentarmi.
giovedì 24 settembre 2009
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