mercoledì 12 agosto 2009

Hotel Kalura

La Sicilia è una terra da sogno, ma lì si soffre anche un caldo infernale.

I primi giorni sono stati quelli più difficili, specie la notte, quando non potevi dormire o sognavi il fuoco dell'inferno.
Poi le cose, a poco a poco, sono cambiate. Ho capito che era inutile fingere di essere ancora a Roma, e che dovevo abbandonarmi completamente ad ogni elemento di quella splendida terra.
Così il caldo è rimasto, ma le notti si sono fatte più lievi. Quel sole, anziché bruciarmi, ha cominciato ad accarezzarmi e a scaldarmi il cuore sino addirittura a riaccenderlo.

Tornando a casa, ho portato via con me tutto il calore che potevo, cercando di preservarlo come fosse un tesoro. Eppure è difficile, perché sebbene il sole sia lo stesso, qui a Roma è la terra a non scaldare poi così tanto. E a centinaia di chilometri di distanza, aspetto ancora che arrivi qualcuno a portarmi un po' di calore di scorta.

2 commenti:

mary ha detto...

Leggere questi pezzi sulla Sicilia, su Casa Mia, in questo momento in cui anche la mia partenza per Roma si avvicina, mi mette un pò di tristezza...cosa strana visto che da tempo ho voglia di trasferirmi... Ora però ho la consapevolezza che sta accadendo davvero e sento più forte l'attaccamento alla mia città!!...spero di portarmi dietro anch'io un pò di calore e mi auguro di continuare a sentire sempre il rumore e l'odore del mare...

Derevaunseraun ha detto...

spero tu non solo riesca a portarlo per te, ma che tu ne faccia una tale scorta da portarne a volontà anche qui, dove non tutti lo hanno in casa.