Ovunque ti giri leggi, Obama Obama Obama. Per una volta tutti, anche fuori dagli US, sembrano essere contenti. Al di là di cosa farà poi di concreto Obama nei prossimi mesi e anni, la notizia comunque è di quelle grosse. Lo stesso popolo capace di votare per ben due volte di fila quel coglione di Bush, popolo di immigrati e di razzismo, è riuscito a portare lassù un presidente nero. Bisogna dargliene atto, per una volta. A forza di esportare democrazia con bombe e carriarmati, magari un po’ glien’è rimasta ancora in casa.
E comunque mentre la Storia maiuscola va avanti e forse qualcuno un giorno la leggerà sui libri, la storia minuscola va avanti come può, giorno dopo giorno, con un mutuo che salta e un nano che parla. Alcune storie invece scompaiono del tutto. Piazza Navona, le proteste, i cortei contro la Gelmini, il nano che prometteva di spaccare le ossa.
Che cosa è davvero successo?
Niente, ovviamente. C’è stato qualche titolo sul giorno, Beppe Grillo s’è incazzato come sempre, qualcuno ha avuto un manganello in testa. Poi arriva Obama e un nuovo scandalo all’Isola dei Famosi, e tutto scompare. Ma questo tutto, come già detto, è niente.
Tutto cambia e niente cambia, diceva lo scrittore. Si riferiva alla Sicilia di un tempo, ma va bene per l’Italia di adesso. Tutto è stato previsto, tutto è programmato. Non esistono imprevisti, nell’Impero del Nano (a parte le cazzate che si fa scappare Lui Stesso). I giovani italiani nascono già vecchi, con uno spazio di manovra ridotto allo zero. La scuola? Quando ci arrivano, hanno già perso le speranze di cambiare non dico il mondo, ma la strada dove vivono. Li hanno schiacciati, come e più dei balilla di un tempo. Anche le proteste, in questa atmosfera stagnante, artificiale, senza respiro, sembrano come le liti in un reality show –tutto finto, scritto a tavolino, per tenere desta l’attenzione e per non far credere a chi guarda che in realtà è tutto deciso.
E quelli delle poltrone osservano compiaciuti e ingrassano come maiali. Il Sessantotto è stata una svista, ma sanno bene che non si ripeterà. Hanno imparato la lezione. Mai far vedere troppo il tuo gioco, se non vuoi bruciarti il culo. I magnacci non picchierebbero mai le loro prostitute in faccia. Non si deve vedere niente. Riempili di cazzotti nello stomaco, e intanto continua a sorridere alla telecamera.
Ma una bella mano gliela danno proprio loro, i Giovani, questa entità sconosciuta. Nessuno sa chi cazzo sono, ma tutti se ne lavano le mani. Con una mia amica parlavamo se ai nostri tempi (come se avessimo 60 anni...) era diverso. Io non credo proprio. Ho fatto parte di una delle prime occupazioni nella mia città. A quel tempo andavo ad ogni corteo, ad ogni fiaccolata. Ci credevo. Ero Giovane anch’io, sapete com’è.
E intanto i miei compagni di classe restavano a casa a dormire. Ogni protesta era un giorno di vacanza per loro. Nella scuola occupata, nel comitato vedevi solo gli amici degli amici, gente che non sapeva nemmeno perchè fossimo tutti lì, ma erano popolari, eggià, sìsì.
Il preside fece chiamare la polizia (molto prima di Maroni) perchè non voleva che la figlia restasse invischiata con questi facinorosi fancazzisti, e l’occupazione finì.
Adesso i cortei, gli scontri. Eppure io so che molti studenti, quando leggono di sciopero generale, la prima e spesso unica cosa che pensano è, domani dormo. Cominciano presto a farsi i cazzi loro, i Giovani Italiani, e poi non smettono più.
Dormono e dal loro sonno non li sveglia nessuno. In Francia la legge sul primo lavoro ha portato alle barricate, agli scontri, ai cassonetti incendiati, alle proteste ad oltranza. Qui in Italia la legge Biagi a cosa ha portato?
Zzzzzzz.
Ora della legge Biagi non se ne può nemmeno parlare perchè sarebbe come mancare di rispetto a un morto –il che, detto da parte di un gruppo che sta usando un morto per i loro scopi, è quasi divertente. Non ne parliamo, e di questa legge dedicata a un martire facciamo invece morire tutti i nostri simpatici Giovani Italiani, che tanto il martirio ce l’hanno di vocazione e anzi qualcuno se l’è messo pure nel curriculum, sai mai quello che succede. Co.co.co, contratti a progetto...ma voi forse queste cose le sapete già. Non perchè qualcuno ve le ha dette. Mica sono notizie da tg, queste. Le sapete perchè c’è passato un vostro amico, un vostro cugino. Se siete proprio sfigati, voi stessi.
Bella merda, vero?
Erano quelli i tempi per scendere in piazza. Ma forse era estate, forse era giornata da andare al mare, come i referendum che nessuno vota. Che cazzo, non venite a romperci le palle. Tanto loro comandano e noi siamo i poveri coglioni. Obama è possibile in America, non qua. Dateci Silvio. Lui è già ricco, che bisogno avrebbe di rubare? Dateci il re, che così ruba solo uno e gli altri no. Dateci un dittatore che ci dica che cosa fare.
Ops scusate, mi sono ripetuto.
E così è. I Giovani Italiani sono morti, ma nessuno li ha avvertiti. Sono governati da morti, da ottantenni di merda che decidono delle loro vite. Nessuno fiata. Bravi questi Giovani Italiani. Perchè andare a Piazza Navona, allora? Sprecare così una bella giornata di sole, dico io? Ma andate ai Castelli, andatevene a Fregene. Massì, chi se ne frega dei tagli alla scuola. Tanto, anche così l’hanno cambiata la legge? No? E allora vedete?
Niente sta succedendo. Lasciate perdere il giornale e compratevi un Topolino, può sempre servirvi quando vi chiudete nel cesso, Giovani Italiani. Non vi preoccupate per le risate, sono i Grassi Vecchi di prima. Non fateci caso.
E un’altra cosa: mi raccomando, sempre odiare Silvio. Diamogli sotto, sì sì, quel bastardo. E poi tra 4 anni (perchè è chiaro che questo governo di leccaculo non cadrà mai prima), rivotiamolo, ok? Mica siamo in America qui. Lo stesso coglione lo puoi votare quante volte vuoi.
Yes we can.
Buon sonno....
3 commenti:
già, niente. per molti, moltissimi non è successo niente, mai. la settimana scorsa qualcuno, sentendo i miei discorsi indignati, in questi giorni come sempre, mi ha chiesto "ma non ti sei ancora stufata?"..
peggio di un pugno nello stomaco! peggio di quei pugni nello stomaco di cui parli tu, perchè stavolta arrivano da chi dovrebbe essere indignato più di te perchè ha 20 anni e sogni zero, rabbioso non per quello che gli stanno togliendo, ma contro la speranza.
la versione esile e più alla moda di mio padre, che non crede più in niente, champions league a parte.
La questione e' secondo me principalmente una: come possono degli ottantenni fuori dal tempo decidere il futuro ed il presente di persone che ne hanno settanta di meno?
la saggezza e' una gran cosa, ma la vecchiaia puzza.
Luca
è una delle tante incoerenze di un sistema che barcolla e si appoggia a un bastone: come possono delle persone già ricche pensare allo sviluppo della parte povera? Come possono le loro inchieste fare luce su dei crimini che hanno commesso loro stessi? Come possono dei giornali e televisioni in mano a una persona parlare male di questa persona?
Come possono pensare ad altri persone che stanno solo curando solo i loro interessi, o al massimo di amici e parenti?
E' un sistema morto, ma che fa credere ancora di essere incinta.
I vecchi verranno sostituiti da altri vecchi.
Per i giovani, si prega di ripassare un'altra volta.
Magari fra 50 anni.
Marco
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