domenica 7 luglio 2013

Ricapitolando

Ricapitolando, questo 2013 è stato un anno un po’ particolare.
Ricapitolando, nel giro di pochi mesi sono stato prima derubato (ma non di beni materiali), poi sono stato in Italia a visitare le mie due famiglie, e al ritorno sono riuscito a dare un’occhiata al sistema sanitario australiano tramite una permanenza forzata di un paio di settimane nel glorioso Royal Prince Alfred Hospital di Sydney e un’operazione al cervello che mi è quasi riuscita fatale.
Dopo quell’esperienza sono stato risputato dentro la vita di tutti i giorni, consapevole che per me non sarebbe mai più stata la vita di tutti i giorni. E se non avessi ancora la famosa benda all’occhio a ricordarmelo, avrei un bel po’ di altre cose che non me lo faranno scordare mai.

Ricapitolando, questo è stato, finora, il 2013. Un anno che mi ha fatto male fino a spaccarmi il cuore, e poi ha provato pure ad ammazzarmi –tanto che comincio a chiedermi cosa posso mai avergli fatto. L’ho forse picchiato quand’era bambino?
Ora davanti a me ci sono altri 5 mesi e rotti di questo simpatico anno. Vi prego di mettermi nelle vostre preghierine fino al Capodanno 2014.

Ricapitolando: e adesso?
Adesso sono qui a scrivervi, e sono abbastanza contento di farlo. So che mi state leggendo sparpagliati per il mondo, da qui dietro l’angolo fino ad arrivare nella parte di mondo che adesso sta dormendo. Dopo aver raccontato (per il bisogno di raccontare) la mia esperienza in ospedale, sono contento di poter scrivere di altro.
Sono contento perchè oggi sono tornato a scrivere sul serio, che è un po’ come tornare a fare l’amore dopo un grosso spavento come quello passato: non ti è mai sembrato così bello, ti stupisci di saperlo fare ancora, e quando hai finito vuoi ricominciare subito. E c’è fame dietro, una fame gigantesca ma lucida, di chi si vuole mangiare il mondo ma coi suoi tempi e alle sue condizioni.

Non sono mai stato leggero come adesso –adesso che sono sotto medicine che giocano coi miei ormoni, e che giro come un pirata fuoristagione. Non credo di aver mai sorriso come in questi giorni, e non so nemmeno io perchè. Mi verrebbe da dirmi “E ridici al cazzo” (ovviamente col tono di voce di Giancarlo), ma non mi va d’interrompere questo sorriso.
E in fondo, perchè dovrei?
La mia vita è stata così assolutamente rivoluzionata negli ultimi 3-4 mesi, che comincio a credere che non abbia più senso pensare ad un prima e un dopo. Forse qualcosa è morto e qualcosa è nato, tutto qui.
Era giusto così? É stata tutta una grossa ingiustizia? Non posso saperlo. Non posso nemmeno aspettare che arrivi un intervento divino a sistemare il punteggio a mio vantaggio. Lo so cosa ho passato, e lo so cosa mi merito dopo averlo passato, ma la vita segue regole un po’ diverse.
Sta a me risistemare i conti il più possibile, semmai sarà possibile. Non credere ad una giustizia da lieto fine, ma arrivare alla fine nella maniera più giusta per noi.

Ricapitolando, ho meno risposte di prima, ma quelle che ci sono, sono più forti. Io, sono più forte. Ho passato la vita a cercare ispirazioni, e adesso sono orgoglioso di quello che sono e che faccio. Ho smesso di cercare fuori, e ho cominciato a fare un po’ di pulizia dentro. Ecco, il compare ha definito benissimo questo momento: mi sento più pulito.
E ne avevo un gran bisogno.

Ricapitolando, forse siamo tutti in cerca di pulizia. Ci sbattiamo per darci una sistemata, per pagare tutti i debiti, riparare tutti i rubinetti che perdono, compilare tutti i moduli, cominciare tutte le diete e le palestre, fare tutte le pulizie di primavera, come se vivessimo in un eterno lunedì mattina, quando ci sono i buoni propositi del fine settimana, che inevitabilmente non sopravvivono nemmeno al mercoledì.
Ricapitolando, forse per pulirci dobbiamo accettarci. Sapere cosa siamo, cosa valiamo, in cosa facciamo schifo. Ricordarci che in questa pelle dobbiamo viverci per un altro pezzo (2013 permettendo), e allora tanto vale arredarla e cominciare a conoscerla. E a quel punto, anche se siamo mezzi orbi e ancora convalescenti, potremo sentirci forti e puri come se fossimo appena nati.

Ricapitolando, stamattina mi sono svegliato e ho visto questo panorama dalla finestra. E tra il 2013, furti, operazioni e bende, ho pensato che me lo sono sudato, questo panorama.
E ne valeva la pena.