martedì 26 giugno 2012

Stavolta ho pure la valigia

Fortuna che ho ancora questa stanza nella quale poter poggiare la mia valigia, che non riesco mai a riempire, fino a faticare per far entrare le cose. Non straripa da mesi. Fortuna che questa è la notte più lunga che mi passi vicino da un po' di tempo a questa parte. E così la riempio di vestiti. La riempio di scarpe. La riempio con giacche, maglioni, perchè stanotte posso andare in un posto freddo a rifocillarmi un po'. Posso riprendermi un po' di tempo per me. Questa notte avrò bisogno di corda, moschettoni e scarpe da trekking perchè farò una lunga scalata.Salirò la cima più alta che io abbia mai osato immaginare. Anche Paolo sarà fiero di me, per questo. Riempirò questa valigia anche di cibo, di sfizi salati e di capesante grigliate. Una buona bottiglia di vino bianco. Perchè d'estate il bianco si beve meglio. Perchè scende fresco nella gola e ti fa sorridere. Questa valigia la riempio anche per lui perchè quando mi raggiunge possa trovarvi tutto quello di cui necessita. Intanto mi adagio un po' sul letto e sento questa melodia che viene dalla hall. C'è sempre qualcuno che suona quando vengo qui, al Morgana. Sebastian Plano suona questo brano al pianoforte. Image of sentimentals si intitola. E mi scende una piccola lacrima su una guancia. Sono contenta, anche se domani dovrò andarmene. Anche se questa valigia è qui, solo per una notte. C'è anche un violino. E lo suono per accompagnare Sebastian al pianoforte. C'è anche l'idea di quel Caffè Letterario da aprire con Simona. Anche quella sta nella valigia. La stringo forte a me, e sento di volerle un po' di bene a questa valigia qui. Perchè è un po' me e un po' la me che aspetta di uscire fuori.

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