giovedì 17 luglio 2014
Lo scrittore
Se c’è una cosa che
non sopporto
è di vedere uno scrittore
calmo
Lo scrittore è uno che si agita
anche quando le cose
sembrano andargli bene
-e quando gli vanno male
spalanca le braccia
per accogliere meglio la pioggia
Lo scrittore è uno che ha tic
fissazioni, paranoie
vaste solitudini entro le quali coltiva
teneramente le sue follie
É uno che resta sveglio
mentre tutti dormono
che sfama i suoi demoni
mentre gli altri sono fuori
Non ha bisogno di molto
non ha bisogno di molti
Lo scrittore è uno che
anche se ha risolto le sue tempeste
se le porta tutte dentro
e usa le sue cicatrici come mappe
per orientarsi nel suo infinito
nell’infinito di tutti
E quando ha finito
vuole solo tornarci
come un naufrago salvato
che ricorda solo quel dolore
e quel dolore ama e combatte
come fosse l’unico senso
ad ogni sua
frase.
(Marco Zangari © 2014)
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