domenica 19 dicembre 2010

Volevo dirti che...

Di solito funziona che uno agisce, e che se poi l'altro non approva/non capisce allora chiede spiegazioni. Non sempre le ottiene. Non sempre, quando le ottiene, ne è soddisfatto.

Ora il fatto è che tu mi piaci. E che ho desiderio di passare tempo con te, costruire qualcosa -un sistema,un meccanismo qualunque- che mi dia la garanzia (anche illusoria, per carità) di poter stare più spesso con te. Detta così è la cosa più semplice e bella del mondo. E non dovrebbe mai essere diversa da com'è detta così.

Mi piace fare le cose semplici, con le persone con cui desidero stare. I complotti, i giochi d'astuzia sofisticati preferisco vederli al cinema mentre mangio pop corn e accarezzo la coscia di una ragazza.
Il resto, la vita, quella con TE, lo voglio semplice.
Quindi non farò come si fa di solito. Resisterò alla tentazione di agire (di reagire) e ti darò le spiegazioni direttamente, in anteprima speciale. Finché ho le parole, le userò per prevenire gesti che poi magari non potrei spiegarti.

Volevo dirti che sono FRAGILE. Che il fatto che io parli di più, che rida di più, che sappia essere malizioso con la metà del tuo impaccio, non vuol dire niente. Io ho paura, tanta. E ho un'enormità di dubbi che mi assillano alla porta. Il citofono è un rumore continuo. Dal balcone li guardo in fila al portone del palazzo. Spio dall'occhiolino delle scale la loro massa pressata contro la mia ultima barriera. Li guardo in faccia. Molti li conosco uno a uno per nome.
Li tengo fuori e ci parlo. Dico loro di darmi tempo, di darmelo per pensare e per vivere. Ogni tanto, specie quando sono solo, ne faccio entrare qualcuno e lo faccio sedere al tavolo con me. Ci raccontiamo di noi davanti a una bottiglia di rosso.
Sono FRAGILE, è questo è il significato e l'ultimo senso di questa email.
Non dico che tu pensi il contrario o che non l'abbia mai pensato. Dico solo che forse non te l'ho mai detto così.

La mia sola forza è l'entusiasmo. È la voglia di fare. Nei bisogni così come per i desideri. E tu sei decisamente tra i secondi, il più forte di tutti.
Anche io ho le giornate "un po' così", in cui mi perdo il presente per un motivo o per l'altro. Magari perché mi manca troppo il passato o il futuro. Magari perché non c'è il sole, o magari perché è un po' che non scopo.
Sono i miei momenti, e Dio solo sa quanto è bello lasciarsi sedurre dall'essere improduttivo e/o distruttivo. Ma ho imparato che le persone che voglio vicino subiscono gli stessi eventi. E non per loro, ma in primis per me -che le vorrei sempre al meglio quando le cerco- MI IMPEGNO per resistere. Per pensare positivo, per vivere con entusiasmo. Costa un po' più di fatica e attenzione, ma rende la vita infinitamente più piena. I "momenti così" ti danno un'affascinante malinconia che però riempie solo un vuoto, specie se non ti porta mai verso l'esterno.

Ti voglio bene, sono innamorato di te. Ma ho paura di tutto.
Parlami, avvicinati. Stringimi e dimmi che ci sei anche tu.


Edo

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